Claudio Ranieri in questa stagione sta sperimentando: la Sampdoria, soprattutto nelle ultime uscite, sta cambiando diversi moduli
In questa stagione Claudio Ranieri sta sorprendendo per l’imprevedibilità di certe sue mosse. La formazione della Sampdoria, infatti, ha sì un impianto stabile, ma il tecnico sta cambiando, soprattutto nelle ultime gare, giocatori e moduli con alta frequenza. Certamente maggiore di quella dello scorso anno.
A dirlo sono i numeri. Nelle ultime due partite – contro Parma e Juventus – Ranieri ha optato per un 4-3-1-2 e per un 3-5-2. Ovvero sia, ha scelto dei moduli in base all’avversario. Con il rombo aveva rimontato a Parma lo scorso anno, mentre i bianconeri, in questa stagione, avevano sofferto contro squadre schierate a tre (Fiorentina e Inter su tutte). Andando più indietro, anche contro il Bologna, con il 4-3-3, Ranieri si era adattato all’avversario.
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In queste venti partite – fonte WhyScout – Ranieri ha usato per il 36% delle volte il 4-4-1-1, seguito dal 4-4-2 (19%), dal 4-2-3-1 (9%), poi 4-3-3 (5%), 4-1-4-1, 5-3-2, 4-3-1-2 (3%) e 4-5-1 (2%). Ranieri dimostra quindi una chiara prevalenza per la difesa a 4, ma in questa stagione, dal centrocampo in su, sta provando diverse cose.
Non solo con i moduli. Sir Claudio, anche a partita in corso, ha invertito gli esterni – soprattutto quando, dall’inizio, sono partiti Damsgaard e Jankto – ha provato Ekdal difensore centrale e schierato Damsgaard dietro le punte. Una continua sperimentazione che, esclusa la gara con la Juventus, dove la Sampdoria ha scelto di non giocare, sta portando i suoi frutti.