L’Inter potrebbe cambiare proprietario: le voci su una clamorosa cessione dei nerazzurri da Suning a BC Partners trovano sempre più conferme
Trovano riscontri in ambiente finanziario le voci su una cessione dell’Inter al fondo europeo BC Partners. L’indiscrezione clamorosa arriva direttamente dal Corriere dello Sport, che scrive che il fondo starebbe valutando i nerazzurri tra i 400 e i 500 milioni. Più il debito netto, che si aggira tra i 350 e i 400 milioni.
Le trattative con questo tipo di investitori, quasi mai riguardano solo un pacchetto di minoranza. I fondi non si impegnano solo per una parte, vogliono l’acquisizione totale. BC Partners, in particolare, mira ad acquisire il controllo delle aziende, sceglierne il management e indirizzarne le strategie. Ha interesse a rilevare aziende con risultati poco brillanti, riorganizzarle, migliorarne la performance per poi rivenderle con un ritorno sull’investimento di almeno il 10-15% annuo. Ciò equivale almeno a raddoppiarne il valore in cinque anni.
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Ma a cosa andrà incontro l’Inter? La parola che spaventa è ‘ridimensionamento’. A differenza di colossi industriali come Suning, i fondi devono realizzare ritorni nel minor tempo possibile. L’Inter, quindi, dovrà riequilibrare il rapporto tra costi e ricavi dopo anni di bilanci in perdite.
Con 283 milioni di spese tra stipendi e ammortamenti, i nerazzurri, in caso di cessione a BC Partners, dovrebbero tagliare i costi, rinunciando a ingaggiare campioni blasonati. Il modello sarebbe quello di squadre come Lipsia, Liverpool, Salisburgo, Lione e Milan. Cosa succederà, quindi, i tifosi nerazzurri potranno scoprirlo solo vivendo. Quel che è certo è che le voci di una cessione non contribuiscono alla serenità della squadra.