La Sampdoria di Ranieri nei trenta minuti finali ha ben sette goal subiti e ne ha fatti solo tre: contro il Torino sono vietati cali di concentrazione
La partita con il Torino può essere molto importante per la classifica della Sampdoria. I blucerchiati, alla luce dei buoni risultati delle concorrenti (Udinese, Benevento, Bologna), devono fare punti in casa dei granata. Per farlo, però, bisognerà stare molto attenti a non concedere goal nel finale. Cosa che, in queste prime otto partite, è successa troppe volte.
La Sampdoria di Ranieri, quest’anno, sembra spegnersi nei finali delle partite. È vero, a Firenze e a Bergamo ha trovato goal importanti e decisivi, ma rimangono solo due partite su otto. Le statistiche raccontano di un calo preoccupante nelle ultime mezzore, come dimostrato anche dalla partita di Coppa Italia.
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In queste prime otto partite, su tredici goal subiti ben sette sono arrivati nei trenta minuti finali. Se poi si allarga lo spettro sul secondo tempo, fanno nove goal subiti nei secondi 45 minuti. Il tutto a fronte di appena quattro reti segnate nella ripresa, di cui appena tre nei trenta finali.
La Coppa Italia è stata l’esaltazione di questa statistica. Con la Sampdoria che ha fatto la partita per un’ora, salvo poi concedere l’1-1 proprio al sessantesimo minuto. Aprendo, così, le porte per un’eliminazione che brucerà per molto tempo.
E attenzione al Torino che, sì segna molto nei primi tempi, nove reti su 14, ma che ha saputo trovare ben tre goal nei quarti d’ora finale. Dei cali di attenzione, quindi, saranno puniti. E la Sampdoria non può permetterselo.