La Guardia di Finanza ha sequestrato i dati di oltre mille tamponi effettuati dalla Lazio ad Avellino: l’inchiesta si arricchisce di ulteriori elementi
Il caso dei tamponi della Lazio si arricchisce di nuovi elementi. La Procura di Avellino ha stretto la morsa sulla squadra di Lotito. Al punto che la Guardia di Finanza ha sequestrato la documentazione degli oltre mille tamponi effettuati dai biancocelesti nel laboratorio Futura Diagnostica da maggio ad ora.
Nei giorni scorsi erano stati, invece, sequestrate le documentazioni relative ai 95 tamponi svolti nella giornata del 6 novembre. Quando il Campus Biomedico di Roma aveva trovato Strakosha, Immobile e Leiva positivi, mentre il centro di Avellino no. In questo caso, però, sono stati prelevati anche i test, riprocessati poi dall’ospedale Moscati di Avelino. Su questi sta lavorando il perito scelto dalla Procura, la virologa Maria Landi.
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A inizio settimana prossima la dottoressa Landi potrà, quindi, incrociare i dati per capire se effettivamente qualcosa nel centro Futura Diagnostica non ha funzionato. Nel frattempo i documenti sequestrati ad Avellino e quelli sequestrati all’Asl di Roma (le e-mail con la società) verranno analizzati con la massima cura.
Si cercherà di capire se ci sono state mancanze nelle comunicazioni fra la Futura Diagnostica, attualmente indagata attraverso il suo amministratore delegato, la Lazio e anche l’autorità sanitaria. L’inchiesta è tutt’alto che chiusa.