Una dieta ferrea e un sonno ultraregolato: i segreti di Quagliarella che, nonostante i quasi 38 anni, è ancora leader tecnico di questa Sampdoria
In Serie A il goal sembra non avere più età, come dimostra capitan Fabio Quagliarella. Passano gli anni, ormai quasi 38, e il capitano blucerchiato è sempre decisivo. Come mai in carriera. Sì perché il bomber di Castellammare da quando è ritornato a Genova nell’inverno del 2016, ha realizzato 74 goal sui 167 totali. Quindi circa un terzo delle sue reti sono state segnate tra i 33 e i 37 anni, segno di una rinascita quando ormai si pensava a un declino.
Il merito? Della dieta e dello stile di vita – oltre che della classe. Quagliarella da anni è famoso, soprattutto nello spogliatoio, dove lo stile di vita gli è valso l’epiteto di ‘vecchietto’, per seguire rigide regole di alimentazione. Niente alcol, quasi mai dolci, grassi e carboidrati dosati e un regime di sonno molto severo. Polpo, pollo e patate e anche in vacanza non si concede niente: “È un robot durante la stagione ma non crediate che in vacanza faccia molta differenza. Provategli a chiedere del sonno” affermano gli amici.
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Per realizzare tre goal in quattro partite e per vincere il titolo di capocannoniere a 36 anni, insomma, Quagliarella vive da grande professionista sia fuori che dentro il campo. Con l’età che avanza non sarà sempre lui, si spera, a dover tirare la carretta, anche se finora tra dieta ferrea, sonno regolato e una classe cristallina la missione gli sta riuscendo.