Enrico Castanini, nuovo membro del cda e blucerchiato doc, parla della sua fede per la Sampdoria, del rapporto con Ferrero e incorona Bonazzoli
Nella rivoluzione del Cda della Sampdoria ha fatto il suo ingresso come consigliere un blucerchiato doc: Enrico Castanini. Direttore generale di Liguria Digitale e docente universitario, il sessantaquattrenne Castanini ha la Sampdoria nel dna: “Ho un rapporto di 30 anni con la Gradinata Sud. Ho visto la mia prima partita a quattro anni: non potevo dire no alla Sampdoria”.
“Al momento non ho sentito Ferrero – prosegue – ma posso dire che il Cda e il collegio sindacale sono composti da professionisti”. Castanini, poi, torna anche sulla polemica relativa al genoano Pollio, membro del collegio: “È un professionista di alto livello. Si deve occupare dei conti, quindi che sia genoano poco importa”.
Parlando di Sampdoria, Castanini deve ancora farsi un’idea della società dall’interno, ma dà il suo parere da tifoso: “Ho temuto che il Covid ci potesse indebolire. Ma non è successo e, anzi, siamo stati tra i migliori e ci siamo salvati in anticipo. Ranieri? Ha gestito benissimo la situazione”.
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Continuando sul calcio giocato, c’è un calciatore che ha attirato le attenzioni di Castanini: “Chiorri il mio calciatore doriano del cuore, mentre di adesso dico Bonazzoli: ha talento e spero possa sbocciare in pieno. Rischi che venga venduto? Ci sta vendere i talenti puri per le plusvalenze ma nel loro momento migliore e il momento migliore sarà dopo un’altra stagione, non dopo tre-quattro goal”.

Infine una chiusura sulla contestazione a Ferrero: “Dobbiamo recuperare il rapporto con la città e con i tifosi. Il calore della Sud va sfruttato”.



