Nuovo capitolo sulla possibile cessione della Sampdoria di Massimo Ferrero pronto a rivoluzionare il Cda della società e cercare finanziatori in grado di ‘proteggere’ le società di famiglia…
Venerdì 6 agosto ci sarà la prima convocazione dell’Assemblea degli azionisti, venerdì la seconda, oppure il 24 agosto o il 3 settembre. Quattro date, un’unico risultato: ricostruire il nuovo consiglio di amministrazione e anche del collegio sindacale della Sampdoria. Tre sindaci effettivi (in ‘prorogatio’ ci sono Ciccozzi, Calzoni e Dell Abate) e due supplenti, che metterà la firma sui conti della società blucerchiata. Come anticipato dal Secolo XIX Il rinnovo dovrebbe essere sostanziale.
Nel Cda del club blucerchiato, secondo il Secolo XIX, dovrebbe esserci anche una componente genovese. Si fa il nome di Giuseppe Profiti, ex presidente della Fondazione Bambino Gesù, Professore di contabilità degli enti pubblici all Università di Genova. Conosce Ferrero da alcuni anni e frequenta la tribuna d’onore al Ferraris quando gioca la Samp. Ma sulla scelta ci sarà anche il parere di Vidal che sta cercando altri genovesi di fiducia. Romei che non farà più parte del Cda restarà con il suo studio Bdl, per ancora due anni, vicino alla società di Corte Lambruschini.
Massimo Ferrero continua ad andare avanti per la sua strada. In quelle secondarie, però viaggiano Vidal, Costaguta (uomo San Quirico, a conferma di come Garrone segua le vicende blucerchiate nonostante lo sfogo…) e Panconi. Tutti e tre si stanno dando da fare nel vagliare le proposte di eventuali acquirenti.
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Cessione Sampdoria: la rivoluzione di Ferrero
Secondo il quotidiano genovese, Panconi, starebbe lavorando in questo periodo con un ‘family office’ americana interessato a finanziare le due procedure concorsuali della famiglia Ferrero presso il Tribunale fallimentare di Roma, Farvem e Eleven Finance. I Ferrero tra l’altro prossimamente potrebbero trovarsi a dovere risolvere anche gli strascichi del fallimento che coinvolge un altra società del gruppo la Blu Cinematografica (se ne sta occupando il Tribunale di Paola, in Calabria).
Un esempio già comparso in Serie A, con il fondo statunitense Elliott con il Milan di Yonghong Li. In quel caso il pegno, in caso di mancato rimborso, era costituito dalle azioni della società rossonera. In questo caso il ‘family office’ starebbe valutando di chiedere a garanzia i due asset portanti della galassia Ferrero, e cioè il patrimonio immobiliare dei cinema e appunto la Sampdoria. Si tratterebbe comunque di un operazione complessa, che puo richiedere diverse settimane di tempo per essere definita, considerando la complessità delle clausole e dei cavilli legali che richiede. A proposito delle procedure concorsuali, da quanto filtra da Roma il Tribunale Fallimentare avrebbe concesso ai legali dei Ferrero il massimo della proroga consentita e cioè 90 giorni più trenta di sospensione feriale (il mese di agosto), trattandosi a tutti gli effetti di un termine processuale. Significa che la nuova data per il deposito dei due piani, Farvem e Eleven, di ristrutturazione del debito andrà a cadere alla fine di novembre. Che strano…