Edoardo Garrone si tira indietro, non prenderà più parte alla cessione della Sampdoria. I nuovi insulti ricevuti lo hanno decisamente stancato…
Copiano e incolliamo dal sito di Primocanale, la parte finale del pezzo che porta la firma di Maurizio Micheli.
“In questo complesso scenario la figura di Edoardo Garrone, che nella stessa trasmissione di oltre un anno fa aveva definito Ferrero un “cialtrone”, appariva defilata, quasi scomparsa, almeno ufficialmente. Sino all’altro giorno, quando presidente ed ex presidente della Sampdoria si sono ritrovati per un aperitivo nel centro di Genova. La notizia dell’incontro, volutamente diffusa, ha generato illazioni, interpretazioni, domande. E soprattutto rabbia in molti tifosi della Sampdoria, che non hanno mancato di manifestarla con virulenza, specie sui social. A Garrone si rimprovera da sempre di avere messo la Sampdoria – gratuitamente e a condizioni molto vantaggiose per chiunque – nelle mani di un personaggio che negli stessi giorni in cui si insediava a Corte Lambruschini patteggiava una condanna per bancarotta fraudolenta nella vicenda del fallimento Livingston. Poi, credendo che Garrone ne potesse muovere ancora le fila, gli si è rinfacciato di non avere determinato l’arrivo di Vialli e dei suoi finanziatori. Dimostrazione, inequivocabile, peraltro, che la Sampdoria è pienamente controllata da Massimo Ferrero e dalla sua famiglia”.
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Poi ancora: “Ora, di fronte alla valanga di insulti e commenti pesanti alla notizia dell’ennesimo incontro con Ferrero (tempo fa i due si era ritrovati all’hotel Melia, testimoniando l’evento con un selfie reso poi pubblico anche in quella circostanza), Garrone ha reagito con asprezza, “minacciando” il ricorso alle autorità competenti per chi osi intraprendere azioni di contestazione nei confronti suoi e della sua famiglia (l’anno scorso ci fu un corteo di protesta sotto casa sua nel quartiere di Albaro) e decidendo di non muovere più un dito per la Sampdoria, chiamandosi fuori dai giochi. Ammesso che potesse fare davvero qualcosa, visto come si concluse la vicenda Vialli, il cui treno, alla luce degli ultimi sviluppi, appare irrimediabilmente perduto”.