I rapporti tra la Lega Serie A e Sky sono ai minimi storici a causa della querelle sui Diritti tv, ma la situazione potrebbe anche degenerare
La scelta della Lega, di portare in tribunale l’emittente satellitare, potrebbe essere solo il primo di alcuni scenari, che metterebbero in mostra ancora una volta “i muscoli” dei vertici del calcio italiano. Infatti esiste anche la possibilità che i presidenti della Serie A decidano di chiedere gli interessi a Sky. Con relativa messa in mora e in aggiunta la richiesta di risarcimento danni. Inoltre c’è anche un altro scenario, forse ancora peggiore. Cioè quello di non fornire più il segnale per le ultime giornate di campionato. Per la precisione le ultime 6, quelle non comprese nelle 5 rate già pagate. Uno scenario che penalizzerebbe i tifosi.
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Sky ha già provveduto a coprire l’83% degli incontri di questo campionato, ma a causa dello stop per il Coronavirus, finora ne sono state disputati soltanto il 68%. Se non si arrivasse a un accordo tra le parti c’è il rischio che i tifosi possano non vedere le restante 6 partite. Quelle non pagate che alzerebbero la percentuale dal 83 al 100%.
Una scelta che finirebbe per penalizzare non solo gli stessi club, o Sky, ma anche i tifosi, che non assisterebbero all’eventuale corsa salvezza e/o scudetto. Così come gli sponsor delle squadre.
Anche Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, si è espresso su questa questione, in modo molto chiaro: “Non c’è alcuna disputa tra la Serie A e i broadcaster, per i diritti tv. Ci sono dei patti, degli accordi che vanno rispettati. Sky ha bisogno del calcio e il calcio di Sky, bisogna abbassare i toni, dobbiamo tornare ad abbassare i toni”.