Il bilancio 2019 della Sampdoria sembrava destinato a chiudere, seppur di poco in utile. E invece dopo 5 stagoni torna a essere in rosso: òa perdita si aggira attorno ai 10 milioni di euro.
L’Atalanta di Antonino Percassi ha invece chiuso l’esercizio al 31 dicembre 2019 con un utile pari a 26,4 milioni di euro. Un dato in linea con quello degli anni precedenti ( +23,9 milioni del 2018 e il +26,6 milioni del 2017).
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Perchè la Sampdoria non ha intrapreso un percorso virtuoso come quello dell’Atalanta?
Diciamolo subito: la risposta alla domanda è complessa, e non può essere ricondotta unicamente a Massimo Ferrero.
Incidono fattori ambientali e un allenatore capace con Gasperini a esaltarsi: la Dea non divide il bacino d’utenza di Bergamo e provincia con altre squadre, la Sampdoria ha un bacino di tifosi in comune con le 3 squadre liguri (tra serie A e serie B). Sicuramente la diffusione in tutta Italia e all’estero, con un brand riconosciuto e riconoscibile (la maglia più bella del mondo) potrebbero e dovrebbero essere sfruttati meglio.
Ma andando al sodo: l’Atalanta ha invece appena chiuso un bilancio da record. Tra Champions League, Coppa Italia e plusvalenze, i nerazzurri di Bergamo hanno sfiorato i 200 milioni di fatturato.
Se si considera solo il fatturato consolidato (pari a 188,6 milioni di euro) la crescita è del 21% circa in un anno.
Tra i ricavi, a spiccano i diritti tv, pari a 89,8 milioni di euro: 58,8 milioni dalla Serie A e 29,6 milioni dalla Champions League, oltre a 1,2 milioni per l’Europa League 2018/19.
Il capitolo plusvalenze è significativo, oltre che in netta crescita: da 24,2 a 38,7 milioni di euro.
Le cessioni che hanno fruttato di più sono quelle di Kessie (17,2 milioni di plusvalenza), Cristante (11,9 milioni) e Petagna (8,9 milioni). Ci sono anche ricavi dai prestiti (di cui 2,5 milioni per Cristante, 1 milione per Mancini e 800mila euro per Cornelius e Petagna) e premi di rendimento e valorizzazione (7,6 milioni, di cui 2 milioni per Cristante, 1,9 milioni per Petagna e 1 milione ciascuno per Bastoni e Gagliardini).
E’ evidente come il valore creato sia frutto di un lavoro di scouting e di settore giovanile importante. E qui purtroppo si marca la differenza con al nostra Sampdoria.
Il settore scounting blucerchiato è uno dei migliori, ma deve rimettersi a sfornare affari alla “Schick”. Il settore giovanile è invece al momento una spina nel fianco. Fatica a sfornare talenti da serie A, utili per la prima squadra ma poi anche fondamentali per il trading e per creare valore.
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