Via in quattro, dentro quattro. All’appello ne mancherebbe uno a dire il vero. Perchè Alex Ferrari è infortunato, ha finito la sua stagione. Ma quello della Sampdoria non poteva essere un mercato diverso. C’erano, ci sono delle difficoltà: dalla camera di compensazione della Lega Calcio alla disponibilità a spendere cifre importanti. Nulla di nuovo.
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Per questo è stato fatto un mercato ragionato, senza grandi spese, ma con investimenti sicuri. Da Tonelli a Yoshida in scadenza di contratto con il Southampton. Un mercato di scommesse con i giovani Askildsen e La Gumina. Un mercato fatto di uscite necessaria. Da Regini a Caprari che ha chiesto di andare via, andare a giocare. E poi Murillo che da centrale non ha mai convinto proprio come Rigoni che se ne torna in Russia facendo risparmiare un milione d’ingaggio alla Sampdoria. Non male. Non lo è nemmeno il possibile saldo di mercato se il Celta Vigo dovesse decidere di riscattare il difensore colombiano. Sedici milioni di cui 14 saranno girati al Valencia che in estate ha ceduto in prestito con obbligo di riscatto il giocatore.
ACQUISTI:
Tonelli prestito con obbligo di riscatto condizionato (presenza e salvezza) 2 milioni
Askildsen titolo definitivo 2 milioni
Yoshida prestito secco
La Gumina prestito biennale con obbligo a 4 milioni*
Totale: 2 milioni di euro (+6 milioni*)
CESSIONI:
Murillo al Celta Vigo prestito secco (diritto di riscatto 16 mln*)
Regini (prestito al Parma)
Rigoni (rientro prestito Zenit Sanpietroburgo)
Caprari al Parma prestito oneroso 2,5 mln (diritto di riscatto condizionato alle presenze 9 milioni)
Totale: 2,5 milioni di euro (+ 25 milioni di euro)